di Ingrid Atzei

Dal collega di partito Marco Ganassi, della sezione DSP di Roma Andromeda, riceviamo un’interessante notizia che ci premuriamo di condividere poiché ha rilevanza, o verosimilmente potrebbe averne, nelle attività giurisprudenziali di contrasto alla speculazione energetica in corso attualmente sulla nostra isola. Ci stiamo riferendo alla sentenza del Consiglio di Stato n.1872, pubblicata in data 05/03/25 che ha, di fatto, annullato gli atti con i quali la Regione Toscana aveva autorizzato la realizzazione di un parco eolico sul Monte Amiata.

La sentenza focalizza l’attenzione sulla non giustificabile distinzione tra ambiente e paesaggio della quale già vi dicemmo quando parlammo della sentenza del T.A.R. Sardegna, Sez. II, 19/10/23, n. 776[1] nella quale trovavamo ben esplicitato che:

il territorio, quale componente dell’ambiente, costituisce il medesimo oggetto di disciplina,[2] assumendo peraltro, nella sua veste cultuale ed identitaria, la connotazione di paesaggio, evocativo di altri valori costituzionali sottesi (artt. 9 e 32 della Costituzione) e di altri interessi da comporre.

Leggiamo in proposito su Italia Nostra[3] che nella sentenza si esplicita quanto segue:

[…] il paesaggio, quale bene potenzialmente pregiudicato dalla realizzazione di opere di rilevante impatto ambientale, si manifesta in una proiezione spaziale più ampia di quella riveniente dalla sua semplice perimetrazione fisica consentita dalle indicazioni contenute nel decreto di vincolo. In altri termini, il paesaggio si manifesta in tali casi quale componente qualificata ed essenziale dell’ambiente […]

E, in secondo luogo, che:

[…] Le analisi debbono non solo definire l’area di visibilità dell’impianto, ma anche il modo in cui l’impianto viene percepito all’interno del bacino visivo.

Dunque, ancora una volta, è ben chiaro che la forzata distinzione tra ambiente e paesaggio è funzionale solo alla ridefinizione di perimetri definienti di comodo che nulla hanno a che spartire con la reale vivibilità degli spazi e la loro naturalità. Auspichiamo, pertanto, che di ciò si possa tenere conto anche in relazione alla totalità della nostra realtà isolana bramosamente attinta nel proprio vigore identitario e cultural-paesaggistico da emungitori di risorse nient’affatto attenti all’ambiente.

[1] https://www.democraziasovranapopolaresardegna.it/leinstein-telescope-sconfigge-gli-einstein-del-green-ma-la-medesima-logica-vincente-non-puo-aiutare-il-resto-della-sardegna/

[2] Degli impianti legislativi favorevoli alle FER.

[3] https://www.italianostra.org/news-nazionali/consiglio-di-stato-annulla-autorizzazione-della-regione-toscana-per-parco-eolico-sul-monte-amiata/

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