di Ingrid Atzei

Lo ammetto, non pensavo che avrei mai detto grazie al nonno d’Italia prestato alla politica, quel Mario Draghi che nel globo tutto non si danno pace sia patrimonio tutelato del bipensiero italico.

Eppure, quae sunt Caesaris, Caesari; il ringraziamento il nostro ex primo ministro se lo merita tutto perché mi ha, finalmente, fatto capire cosa c’è dietro la speculazione energetica che vuole sfregiare irrimediabilmente la mia bella Sardegna. Per la verità, non solo lei, ché l’obiettivo cui si mira richiede di deturpare tutte le aree che sarà possibile insediare/insidiare con impianti a FER.

Diciamo fin da subito che l’obiettivo della decarbonizzazione è solo un paravento, come fu in periodo pseudo-pandemico l’inseguire i runners in spiaggia. E quando le FER non basteranno più – perché, siatene certi, arriveranno a non bastare più -, resteranno le loro mostruose rovine ad osservare sorde, mute ed istupidite dal degrado del tempo l’energia prodotta dalla fusione nucleare. Insomma, in prima battuta il paesaggio verrà deturpato per prendere tempo, poiché la fusione nucleare promette grandi vantaggi e cionondimeno richiede qualche lustro ancora affinché si raggiungano le performance desiderate/auspicate.

Ma procediamo con ordine, ché il futuro, si sa, lo vedrà chi vivrà e noi ora stiamo nel presente che, pure, fugge via veloce. Inizierei con il dirvi che quel che non mi dà pace è che il Mario nostro ce lo disse, senza carambole linguistiche, ad aprile del 2022 cosa si stava profilando nel nostro futuro. Ricordate? Ci chiese retoricamente se avremmo preferito la pace o il condizionatore. Sia chiaro, la pace non come la intendiamo comunemente noi, ovvero un patto d’unione. Eh, ci sarebbe piaciuto! Ma se di quello si fosse trattato che patrimonio tutelato del bipensiero sarebbe il Marietto che ha a cuore i nipotini d’Italia?

Nooo, dunque, il senso non era quello. La pace era da intendersi come la intendono i globalisti, ovvero la sottomissione ad un’unica matrice imperialista. Per dirla con un registro faceto: tutti sottomessi in santa pace.

Tuttavia, era il condizionatore il pezzo importante della questione! Quello che noi “solfosmisti”[1] (quelli bravi a sentire la puzza di bruciato da lontano) commentavamo con genuino sarcasmo, ancora ignari di quanto stava accadendo a sipario chiuso. Era nel condizionatore che s’annidava subdola l’implicazione della scelta senza scelta. Nel condizionatore! O meglio, nell’energia che lo alimenta. Di modo che la domanda del Draghetto nostro, oggi che il sipario si schiude appena, potrebbe essere parafrasata così: preferite la guerra o continuare ad utilizzare l’energia per scopi civili e legittimi? Lo so, ancora il pensiero sottostante non risulta completamente dispiegato nella propria portata ma abbiate la pazienza di seguirmi e ve lo mostrerò.

Nel rapporto sullo Stato di Salute dell’Unione Europea, gentilmente richiestogli dalla “materna” Ursula Von der Leyen, Marietto nostro dice chiaramente che bisogna puntare su innovazione e sicurezza. Ora, se dovessimo riassumere in un unico asset d’investimenti entrambi gli obiettivi non potremmo sbagliarci nell’individuare l’industria bellica.

Industria bellica che, consumate le ferraglie, o poco più, fatte confluire verso Zelensky – invero reso protagonista anche di un laboratorio di studio sulle nuove tecnologie militari – sta puntando con un’accelerazione mai vista prima sul comparto AI. Lo stesso sul quale investono i colossi dei Big Data e le grandi banche come Blackrock e amiche che, detto mica tanto per inciso, investono anche su Terna S.p.a.,[2] come la simpatica Norges Bank Investment Management che ha come obiettivo assicurare ai propri investitori profitti derivanti dal petrolio e dal gas norvegese (sic!),[3] ma non leggiamoci alcuna incongruenza perché nella logica bipensante è tutto molto normale.  Orbene, se banche e dati scritti vicini vi suscitano un collegamento sordo con il fermo di Pavel Durov, fondatore di Telegram, con la morte “accidentale” di Stephen Chamberlain, avente un passato da dirigente di una multinazionale dell’informatica, e con le morti di Mike Lynch, esperto imprenditore di AI, e Jonathan Bloomer, presidente di Morgan Stanley, i cui misteriosi progetti d’investimento sono colati a picco assieme al Bayesan, è perché il collegamento, a qualche livello esiste. Quale sia il livello non è ancora chiarissimo ma il piano al quale dovete fermare l’ascensore del grande palazzo degli intrighi è quello con le indicazioni Warfare. Questo perché la guerra, l’abbiamo detto più volte, oggi non si combatte più con la forma mentis, le ferraglie e i “muscoli” del secolo scorso. No! La guerra, oggi, si combatte con la logica. Per l’esattezza, la logica algoritmica. Impiegata sia direttamente sul campo di battaglia, per così dire, “tradizionale”, sia su quello cognitivo attraverso la propaganda.[4]

Nei giorni scorsi, l’avvocato Michele Pala del Comitato sardo per il NO, intervistato durante una diretta televisiva,[5] ha avanzato l’ipotesi che l’enorme quantità di energia da fonti rinnovabili che s’intende produrre in Sardegna possa avere come obiettivo o una prosaica speculazione oppure l’alimentazione delle AI.[6]

Certo, la prima ipotesi è talmente lapalissiana che non si può aggiungere nulla; per quanto attiene alla seconda ipotesi avanzata, senza un costrutto a sostenerla, parrebbe non reggersi. Insomma, va bene alimentare le AI ma a quale scopo: controllare gli umani, prenderne il posto di lavoro, monitorarne l’incessante mole di dati per sottoporgli adeguate ed allettanti proposte di marketing, magari marketing farmaceutico? Tutto possibile. Tutto già sperimentato quotidianamente. Tutto da ottimizzare e rendere sempre più performante. Tutto fuor di dubbio. Eppure eppure… a me pareva mancare un anello finale a quell’ipotesi; sapete quell’anello che chiude il cerchio?

Così mi sono ricordata che durante uno dei primi colloqui che ebbi con l’avvocato gli parlai del mio cruccio, ovvero che temevo che la Sardegna, inquanto hub energetico così sproporzionato, potesse divenire un facile bersaglio in caso di conflitto armato (sappiamo tutti quanto gli obiettivi primari in caso di scontro siano proprio i complessi deputati alla produzione di energia).[7] A quel punto l’insight!

È stato proprio il Marietto nazionale a mettere assieme le due cose: il surplus energetico per alimentare le AI e gl’investimenti sul comparto difesa. In sostanza, tutta ‘sta sproporzione di energia ci servirà per alimentare le AI impiegate in campo bellico.

Boom!, direte voi.

Poiché io mi sono, tuttavia, persuasa di ciò, ve lo dico diversamente: hanno intenzione di sfregiare la bella Ichnusa per giocare ai “videogiochi” con persone, strutture ed infrastrutture vere.

Ve lo dico in maniera ancora più cruda: vogliono rubarci la Sardegna per fare la guerra a chi gli pare a loro.

E, giacché siamo tra noi, ve lo dico in una maniera più terra terra – scusate l’evocativo gioco di parole -: le FER non sono altro che l’espressione di una nuova servitù militare.

Da spietati colonizzatori e guerrafondai ‘sti fautori del green da angeli caduti hanno intenzione di rubarci tutto: il suolo, la storia, la sovranità e la dignità.

Il suolo per coltivare, allevare e produrre ricchezza, costringendoci a comprare le materie prime altrove (magari grano ucraino), e parimenti trasformando quello stesso suolo in generatore di morte. La storia per privarci delle nostre radici e levarci ogni movente affettivo, emotivo e difensivo legato al sentimento d’appartenenza e all’orgoglio per una schiatta originaria sicuramente industriosa. Tanto più se, come da tanti anni penso io costruendoci sopra tutta una mia teoria, l’etimologia di nuraghe potesse essere ricondotta a garanum. D’altronde, tante torri mastodontiche dovevano avere un senso che andava oltre la monumentalità e la professione pagana. E, infine, la sovranità e la dignità di popolo rendendoci complici, esattamente come sudditi impotenti, di conflitti che non vogliamo e nei quali non crediamo… se ancora c’è rimasto un bruscolo di capacità logica.

Ecco, in conclusione, tornerei al titolo e quel filo rosso che non ti aspetti a me pare già intriso di sangue umano.  Che ne dite, dunque, sarà il caso o no di fermare questi ecologisti sotto mentite spoglie?…

 

[1] Per il significato del termine vedasi la spiegazione fornita nell’articolo pubblicato qui: https://www.democraziasovranapopolaresardegna.it/strategie-per-una-guerra-mondiale-dall11-settembre-allattentato-a-donald-trump/

[2] Per approfondire, vedasi https://investire.biz/news/azioni/terna-ecco-come-composto-l-azionariato#:~:text=Gli%20investitori%20istituzionali%20costituiscono%20il,Medio%20Oriente%2C%20Asia%20e%20Australia.

[3] Per approfondire, vedasi https://www.nbim.no/

[4] Vi consiglio a questo proposito la lettura di questo articolo https://valori.it/ucraina-laboratorio-guerra-intelligenza-artificiale/

[5] Il link al video è qui https://www.youtube.com/watch?v=Xk007AB0pjI

[6] Per avere un’idea di quanto le IA possano essere energivore, potete leggere questo articolo https://www.ilpost.it/2024/06/28/energia-consumata-intelligenza-artificiale/

[7] Ne ho parlato in conclusione di questo articolo https://www.democraziasovranapopolaresardegna.it/leinstein-telescope-sconfigge-gli-einstein-del-green-ma-la-medesima-logica-vincente-non-puo-aiutare-il-resto-della-sardegna/

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